PhotoNyk
venerdì 10 febbraio 2012
lunedì 6 febbraio 2012
Che Lupo c'è In Te?
Leggenda Cherokee dei due lupi
Un anziano Cherokee stava raccontanto al proprio nipote la propria vita.
“C’è una guerra dentro di me:” E’ una lotta molto dura tra due
lupi. Uno e cattivo… è invidioso, ingordo, colpevole di molte colpe ,
con risentimento verso il prossimo, indulgente con se stesso, bugiardo e
con un orgoglio finto. L’altro invece è buono.. è la gioia, la
compassione, l’umiltà, la benevolenza e la verità…
La stessa lotta che c’è dentro di me adesso c’è anche dentro di te, e c’è dentro a ogni persona….”
Il nipote guarda in su verso il nonno e con gli occhi pieni di paura gli chiede:” Dimmi nonno, quale di questi due vince?”
E il nonno in risposta “Quello che nutri…..“
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venerdì 3 febbraio 2012
La Leggenda
San Giovanni di Apollosa
Questa leggenda mi è stata raccontata
personalmente ed è alquanto interessante, sarà mai vera? La
leggenda narra che in questa chiesa (guardare foto) si trovi un pozzo
molto profondo che oramai da molti secoli è privo di acqua. Il suo
fondo oramai stagnante nasconde nelle sue profondità qualcosa che a
qualsiasi uomo fa gola, molti hanno perso la vita nel cercarla senza
mai fare ritorno. Solo un ragazzo riusci a salvarsi, solo per puro
caso entro nel pozzo perché caduto accidentalmente giocando con gli
amici. L'impatto fu attutito dal fondo molto melmoso. Egli racconta
che vide qualcosa strisciare molto velocemente nel buio ma non
distinse bene cosa fosse perché preso dalla paura si arrampico per
la corda del vecchio secchio, ma con se porto qualcosa, una moneta
d'oro che gli era rimasta attaccata sulla tunica sporca di melma. Il
ragazzo diede solo una conferma del tesoro raccontato in una
pergamena scritta da un sacerdote. molti uomini provarono a cercare
il tesoro ed entrare nel pozzo ma sempre con lo stesso finale cioè
senza mai farne ritorno. Si pensa che ci sia un serpente gigante al
suo interno che mangia chi prova ad entrare e difenda il tesoro comportandosi come un ragno, aspettndo la preda che cada nella sua ragnatela
giovedì 2 febbraio 2012
Il Ragno
Il Ragno e L'uva
Ma intanto venne il tempo della vendemmia. Il contadino arrivò nel campo, colse anche quel grappolo, e lo buttò nella bigoncia, dove fu subito pigiato insieme agli altri grappoli. L'uva, così, fu il fatale tranello per il ragno ingannatore, che morì insieme alle mosche ingannate.
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mercoledì 1 febbraio 2012
'O Munaciello
'O Munaciello
Secondo una plurimillenaria leggenda, in Campania, le vecchie case
sarebbero abitate da un folletto domestico dispettoso e giocherellone: 'o munaciello.
Da coloro che sostengono di averlo visto (e magari di averci parlato) viene descritto come uno gnometto, tondo e allegro, vestito da monaco.
Un particolare importante del suo abbigliamento, è la "scazzetta" (zucchetto) dal colore dellla quale si evince la sua predisposizione ed il suo umore: se è rosso preannuncia fortuna e benessere, se invece è nero è segno di inequivocabile di sfortuna e di disgrazia!
Il carattere dispettoso del munaciello si estrinseca, tra l'altro, nel nascondere degli oggetti, tant'è che gli abitanti dell'appartamento, dopo molte ricerche infruttuose, gli addebitano puntualmente la colpa della mancanza. Naturalmente egli non è un ladro e l'oggetto verrà ritrovato,a distanza di tempo, in altro impensabile posto.
Ecco di seguito alcune delle marachelle più famose del munaciello:
"Quando la buona massaia trova la porta della dispensa spalancata, il vaso dell'olio riverso e il prosciutto addentato dal gatto , è senza dubbio la malizia del munaciello. Quando alla serva sbadata cade di mano il vassoio ed i bicchieri vanno in mille pezzi, colui che l'ha fatta incespicare è proprio lui, lo spiritello impertinete; è lui che urta il gomito della fanciulla borghese che lavora all'uncinetto e le fà pungere il dito, se la vendita in bottega va male, se lo zio ricco muore e lascia tutto alla parrocchia è la mano diabolica del folletto che ha preparato queste sventure grandi e piccole.
'O munaciello come si è notato, più che all'appartamento, si "attacca" alla famiglia che lo abita come un animale domestico. E qualcuno che per liberarsene ha deciso di cambiare appartamento, giura di aver sentito nel trabusto del trasloco, una vocina cantilenante, tra il beffardo e il sarcastico, che diceva gongolando: mo jammo a casa nova!"
Da coloro che sostengono di averlo visto (e magari di averci parlato) viene descritto come uno gnometto, tondo e allegro, vestito da monaco.
Un particolare importante del suo abbigliamento, è la "scazzetta" (zucchetto) dal colore dellla quale si evince la sua predisposizione ed il suo umore: se è rosso preannuncia fortuna e benessere, se invece è nero è segno di inequivocabile di sfortuna e di disgrazia!
Il carattere dispettoso del munaciello si estrinseca, tra l'altro, nel nascondere degli oggetti, tant'è che gli abitanti dell'appartamento, dopo molte ricerche infruttuose, gli addebitano puntualmente la colpa della mancanza. Naturalmente egli non è un ladro e l'oggetto verrà ritrovato,a distanza di tempo, in altro impensabile posto.
Ecco di seguito alcune delle marachelle più famose del munaciello:
"Quando la buona massaia trova la porta della dispensa spalancata, il vaso dell'olio riverso e il prosciutto addentato dal gatto , è senza dubbio la malizia del munaciello. Quando alla serva sbadata cade di mano il vassoio ed i bicchieri vanno in mille pezzi, colui che l'ha fatta incespicare è proprio lui, lo spiritello impertinete; è lui che urta il gomito della fanciulla borghese che lavora all'uncinetto e le fà pungere il dito, se la vendita in bottega va male, se lo zio ricco muore e lascia tutto alla parrocchia è la mano diabolica del folletto che ha preparato queste sventure grandi e piccole.
'O munaciello come si è notato, più che all'appartamento, si "attacca" alla famiglia che lo abita come un animale domestico. E qualcuno che per liberarsene ha deciso di cambiare appartamento, giura di aver sentito nel trabusto del trasloco, una vocina cantilenante, tra il beffardo e il sarcastico, che diceva gongolando: mo jammo a casa nova!"
fireworks
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martedì 31 gennaio 2012
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